Da anni mi occupo della gestione del denaro e, nel corso della mia esperienza, ho avuto modo di comprendere molte cose su di esso.
Parlare di soldi, di denaro, di guadagni, non è semplice, basti pensare che diverse persone lo fanno in modo negativo. Per capirci: nella mostra società esiste addirittura il modo di dire “vil denaro”. Eppure è proprio grazie ad esso che le nostre aziende esistono.
E’ strano quindi constatare come per molte persone parlarne risulti difficile, se non impossibile. Questo vale soprattutto per coloro che hanno molto denaro. Ciò dipende, in parte, dal fatto che coloro che hanno grande disponibilità economica sono spesso malvisti.
Il punto è che ci sono individui troppo concentrati sul denaro e altri ancora che sono troppo poco orientati verso di esso.
Ci vuole equilibrio in tutto.
Una persona si compone di tre fattori:
– Spirito
– Mente
– Corpo
Se come individui siamo troppo concentrati su una di queste tre cose il risultato è che la vita risulta in qualche modo sbilanciata. E’ necessario invece bilanciare i tre fattori in modo che si completino l’uno con l’altro. L’azienda funziona in modo analogo.
La parte spirituale dell’azienda è fatta dai seguenti punti:
– Vision
– Mete
– Sogni
– Valori
La mente:
– Organizzazione
– Progetti
– Strategie
Il corpo:
– Capannoni
– Gli uffici
– Macchinari
– Mezzi
– Mobili, attrezzatura
– DENARO
Una combinazione equilibrata di questi tre elementi crea un’organizzazione che funziona e che si espande.
Il denaro, quindi, è solo una delle componenti, ma è indispensabile. L’azienda infatti ha come fine ultimo la produzione e la distribuzione di ricchezza, oltre al soddisfacimento dei bisogni umani. Un’attività quindi deve fare utili. Anche un’azienda ‘no profit’, quindi una realtà che per definizione stessa non ha fini di lucro, deve produrre utili con il fine di reinvestirli a scopi organizzativi.
Il denaro, dunque, è il combustibile di un’azienda, di qualsiasi natura essa sia. A questo punto la domanda da porsi è: “Come faccio ad ottenere più denaro?” Non puoi ottenere ciò che non misuri.
I numeri sono ciò che ci permette di misurare qualcosa: da ciò si evince che per ottenere del denaro, devi misurarlo numericamente. Per migliorare devi misurare, non esiste un altro sistema. Se puoi misurare qualcosa, la puoi controllare, al contrario, tutto ciò che non può essere misurato, non può essere controllato.
Quando puoi controllare qualcosa, la puoi avere.
Ma quali sono gli strumenti a nostra disposizione per controllare la nostra azienda?
E’ necessario acquisire quel minimo di conoscenza su alcuni argomenti in modo da padroneggiare in modo autonomo degli aspetti estremamente importanti, che è bene non delegare. Il controllo di alcuni fattori è troppo vitale per la tua azienda per essere delegato.
Alcuni degli strumenti che, in qualità di titolare di un’azienda, devi controllare direttamente e sui quali devi essere sempre aggiornato sono:
– CONTO ECONOMICO
– STATO PATRIMONIALE
– CASH FLOW
– PREVISIONALE
– CONTROLLO DI GESTIONE
Non devi diventare un commercialista, però devi sapere, a livello numerico, come sta andando la tua azienda su questi punti da cui non puoi prescindere e sui quali devi essere sempre aggiornato. Devi sapere, ad esempio, se il denaro che hai in cassa è sufficiente per coprire i costi dei prossimi tre mesi.
Tra tutti gli indici che devi misurare uno dei più importanti è il break even point. Tu sai quanto devi guadagnare per raggiungere il punto di pareggio? Cosa può accadere se perdi un cliente o se ci sono degli insoluti? Devi misurare tutto e prevedere cosa potrebbe accadere in futuro.
Il conto economico fatto dal commercialista è fatto per competenza. In qualità di imprenditore tu devi invece imparare a gestire il conto economico con cassa, in modo da capire esattamente quanti soldi entrano e quanti soldi escono mensilmente dall’azienda.
Un altro aspetto importante, spesso sottovalutato e che fa sempre parte del controllo del denaro, riguarda la forma societaria della tua azienda. Spesso le aziende piccole utilizzano una forma societaria che mette a rischio i beni personali posseduti dal titolare. No, non va bene! Per questo ti dico che, appena ti è possibile, devi trasformare la tua attività in SpA o in Srl ed evitare forme societarie quali, ad esempio, quella unipersonale. Il rischio di impresa, infatti, si presenta all’improvviso e il conto arriva tutto in una botta sola.
Devi stilare una lista dei costi mensili. Qual è il risultato che stai comprando con quei costi? Lo consideri un buon investimento? Qual è il risultato finale di un lavoro? Cosa producono le persone che lavorano nella tua azienda?
Devi diventare un maniaco nel misurare tutte le kpi (key performance indicator) della tua azienda.
Tutto ciò ti permetterà di essere obiettivo e di avere il controllo della situazione.
Tratta ogni voce di costo dell’impresa come un investimento, anche il personale. Misura tutto e non giustificare degli investimenti inefficaci. A volte alcuni imprenditori tendono a mantenere lo status quo per abitudine, perché giustificano una situazione non ottimale dicendo “è sempre stato fatto così”. Non è indispensabile cambiare le cose, però è indispensabile essere consapevoli dei costi che derivano da alcune inefficienze negli investimenti.
Infine devi pensare che l’azienda sei tu, ma tu non sei la tua azienda.
Idealmente dovresti creare un’organizzazione in modo che possa funzionare anche senza di te.
Anche il marinaio più esperto, nonostante il suo intuito, nei momenti più difficili deve saper utilizzare gli indicatori a sua disposizione per tenere la rotta e raggiungere la sua destinazione.
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